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domenica 20 ottobre 2013

Post Office - Charles Bukowski (1971)

"Dopo averci fatto giurare, il tizio ci disse: <<Bene, ora avete un buon lavoro. Comportatevi bene e avrete un lavoro sicuro per tutta la vita>>. Sicuro? La sicurezza si poteva averla anche in galera. Tre metri quadrati tutti per voi senza affitto da pagare, senza conti della luce e del telefono, senza tasse, senza alimenti. Senza tassa di circolazione. Senza multe. Senza fermi per guida in stato di ubriachezza. Cure mediche gratuite. La compagnia di persone con gli stessi interessi. Chiesa. Inculate. Funerali gratuiti."
Henry Chinaski

TRAMA
Passare le notti con l'amata Betty a fare sesso ed ubriacarsi pesantemente, ed alle cinque di mattina presentarsi in qualche modo in ufficio per prepararsi a consegnare la posta nei più squallidi sobborghi di Los Angeles, sotto il sole battente o violenti diluvi.
Henry "Hank" Chinaski vive così, è un postino decisamente fuori dall'ordinario che non va d'accordo con i rigidi (ed a volte assurdi) regolamenti dell'ufficio postale e nemmeno con i suoi sadici superiori che non perdono occasione per dimostrargli la propria ostilità, sbattendolo a fare il percorso di consegna più duro o con richieste di straordinari assolutamente immotivate.
Hank però è deciso a resistere, anche perchè intende passare da semplice supplente a postino fisso, in modo da ottenere così molti più diritti e vantaggi. Cosa che avviene, ma la situazione non sembra migliorare affatto e per Chinaski continuano le vicissitudini, tra bevute colossali, storie sentimentali che nascono e muoiono, casalinghe che non gli danno pace, colleghi insopportabili e cani famelici che attentano alla sua incolumità.

RECENSIONE
O bianco o nero. O dentro o fuori. Dopo aver letto poche pagine di questo romanzo semi-autobiografico dove il protagonista, Hank Chinaski, altro non è che l'alter ego di Bukowski, avrete già ben chiaro se lo stile dello scrittore tedesco naturalizzato americano farà al caso vostro o no.
Per questo io ho sempre reputato Post Office il libro ideale per fare la conoscenza con quello che è stato definito "il cattivo ragazzo della letteratura americana". Bukowski è così: può piacere oppure no, ma non si può certo sostenere che non sia onesto. Non ti nasconde nulla, quello che vuole dire lo dice e lo fa come vuole, in modo netto ed inequivocabile e se qualcuno non gradisce pazienza.
Il linguaggio è diretto, senza fronzoli e spesso sboccato, lo stile è estremo ed arrabbiato, ma anche brillante e pieno di vitalità. Volendo semplificare le cose si potrebbe dire che la filosofia di vita di Chinaski si può riassumere nella sua grande passione per le donne, per le corse dei cavalli e per le sbronze. Vero, ma non solo. Hank infatti, come Bukowski, non chiede commiserazione, sa bene a cosa va incontro comportandosi in un certo modo, ma non gliene importa nulla, e accetta ogni volta tutte le conseguenze del caso. A volte persino lui si chiede il perchè di questa sua tendenza all'autodistruzione, non riuscendo mai a trovare una risposta sensata. Quante volte infatti nel corso delle sue avventure lo si sente spesso esclamare: "Cristo, devo essere matto!", ma il tutto con il tono di chi ha capito le regole del gioco e, sapendo di non poter fare più tanto, cerca di sopravvivere il meglio possibile. Ed in alcuni frangenti nelle sue opere fa capolino una sensibilità che colpisce, forse perchè del tutto inaspettata.
In Post Office viene riassunta l'esperienza che l'autore ha vissuto realmente come dipendente delle poste per diversi anni, prima di intraprendere la carriera letteraria, pertanto moltissimi dei meravigliosi aneddoti del romanzo sono stati vissuti in prima persona e trasposti su carta con un'energia ed una forza veramente uniche.
Un libro che rientra tra i miei personali "Grandi Classici" e che consiglio caldamente, aldilà che si condivida o meno la visione cinica e misantropica nei confronti della società e del mondo che ne emerge dalla lettura.

BF



Nella nostra libreria:
Charles Bukowski
Post Office (Post Office)
ed. TEA
155 pag.
traduzione di Marisa Caramella


 

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