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giovedì 10 ottobre 2013

Le tre bare - John Dickson Carr (1935)

"Non mi piace dire banalità, ma qui mi sembrerebbe logico escludere l'impossibile, e quello che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità."
Anthony Pettis

TRAMA
Il professor Charles Grimaud, studioso di miti e leggende popolari, non crede assolutamente al paranormale e spesso non manca di farne oggetto di sarcasmo quando si ritrova con gli amici a passare le serate in un pub di Londra dove si riuniscono periodicamente per discutere di questi argomenti.
Una sera però, compare nel locale uno strano ed inquietante personaggio, che rivolge al dottore velate minacce e alcune frasi misteriose a riguardo di un fratello uscito dalla tomba molto pericoloso per entrambi e che ha intenzione di far visita al più presto a Grimaud.
Tutto questo, con grande sorpresa dei presenti, turba notevolmente il professore, conosciuto da tutti come uomo roccioso e assolutamente non facile da spaventare. Ma qualche sera dopo, nel mezzo di una tormenta di neve che infuria su Londra, il professore viene ucciso nel suo studio.
In quella casa, al momento dell'omicidio, sono presenti diverse persone, e tutte concordano nel dire che uno sconosciuto camuffato in modo bizzarro ha chiesto di essere ricevuto in privato da Grimaud.
Permesso accordato, senonchè dopo una ventina di minuti che i due sono chiusi nella stanza, si ode uno sparo. I presenti si precipitano ma scoprono che la porta è chiusa a chiave dall'interno e, quando riescono a forzare la serratura, trovano le finestre chiuse, un macabro quadro raffigurante tre tombe, al quale Grimaud teneva moltissimo e che presenta un grosso squarcio sulla tela e spostato dalla sede, ed il professore stesso a terra, ormai agonizzante. Dello sconosciuto, nessuna traccia.
Il dottor Gideon Fell, famoso criminologo, si interessa del caso collaborando con l'amico Hadley, sovrintendente di polizia. Insieme cercano di trovare il bandolo della matassa di un assassinio che più intricato non si può, soprattutto alla luce di quello che verrà scoperto dopo poche ore, quella stessa notte.

RECENSIONE
Classico enigma della camera chiusa ed addirittura votato "miglior giallo di tutti i tempi", Le tre bare è un vero romanzo giallo nel senso più tradizionale del termine. Considerato il capolavoro di John Dickson Carr, americano trapiantato in Europa, biografo di Sir Arthur Conan Doyle nonchè per molto tempo unico non-britannico a far parte del celebre Detection club, questa è una storia che gioca più sui complicati ragionamenti ed elucubrazioni del dottor Fell che sulla trama vera e propria.
E questo, inevitabilmente, toglie un po' troppo presto quella patina di "soprannaturale" che rende lo svolgersi degli eventi molto avvincente all'inizio e che, se fosse stata tenuta fino alla soluzione finale o quasi, avrebbe reso il tutto molto meno freddo e matematico e, per quelli che sono i miei gusti, la storia ne avrebbe senz'altro guadagnato.
Naturalmente bisogna tener conto che questo libro è stato pubblicato nel 1935, e che in questi ottant'anni la narrativa, anche gialla, si è evoluta (in alcuni casi anche de-evoluta) in mille generi e sottogeneri e pertanto la nostra capacità di giudizio è necessariamente influenzata da tutto ciò.
Nonostante questo, ritengo che Le tre bare sia uno dei più rappresentativi esponenti di quella che venne chiamata l'epoca d'oro del giallo ed agli amanti del genere piacerà sicuramente, tuttavia trovo che la soluzione dell'enigma sia un po' troppo cervellotica e "impeccabile", nel senso che sembra che sia tutto stato previsto alla perfezione, anche gli eventuali intoppi, per risultare davvero credibile.
In definitiva il romanzo lo trovo buono ma non eccelso, per intenderci non siamo ai livelli di Conan Doyle o della Christie e credo che il suo più grande motivo di fascino sia anche il suo più grosso limite, cioè quello di confondere troppo spesso il lettore, con una dinamica che alla lunga risulta un po' stancante.
Come ho già detto, sono pronto a scommettere che Le tre bare verrà sicuramente apprezzato dagli appassionati del genere che non dovessero ancora averlo letto, mentre a chi non è un'estimatore di questo tipo di narrativa direi forse di lasciar perdere.

BF


Nella nostra libreria:
John Dickson Carr
Le tre bare (The Hollow Man)
ed. Oscar Mondadori
254 pag.
traduzione di Maria Luisa Bocchino





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