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martedì 10 dicembre 2013

Oceano mare - Alessandro Baricco (1993)

"1. 'Oceano mare', olio su tela, cm 15 x 21,6
Collezione Bartleboom
Descrizione.
Completamente bianco."
Dal Catalogo Provvisorio delle opere pittoriche del pittore Michel Plasson a cura del professor Ismael Adelante Ismael Bartleboom

TRAMA (LIBRO PRIMO - LOCANDA ALMAYER)
Presso la Locanda Almayer, che si trova in nessun luogo e in nessun tempo, dimorano diversi ospiti: il pittore Michel Plasson, artista specializzato ormai in dipinti esclusivamente dal contenuto marino, e che da tempo utilizza solo ed esclusivamente l'acqua del mare sulle sue tele, che restano quindi immancabilmente bianche; il professor Bartleboom, che da anni scrive ogni sera una lettera alla donna che sa che un giorno incontrerà ed amerà, e che si occupa di stilare un'enciclopedia dei limiti della Natura, motivo che l'ha spinto appunto a studiare dove finisce il mare; la bellissima Ann Deverià, mandata alla locanda dal marito per redimerla dalla sua natura fedifraga; la sedicenne Elisewin, che è venuta per guarire dalla sua ipersensibilità e dalle sue paure grazie al mare, in una sorta di battesimo che però potrebbe persino ucciderla, e padre Pluche, il suo accompagnatore.
Ma oltre agli ospiti nella locanda si trovano anche diversi, stranissimi bambini, che paiono essere gli unici dipendenti della stessa. E poi, un giorno, arriva il giardiniere (o marinaio?) Adams, "Adams e basta", come si registra alla reception, che porta un'ulteriore, cupa ombra di mistero sulla sperduta località marina.

TRAMA (LIBRO SECONDO - IL VENTRE DEL MARE)
Dopo che la fregata Alliance si è incagliata in un banco di sabbia al largo delle coste del Senegal, non tutto l'equipaggio viene imbarcato sulle quattro lance di slavataggio: essendo esse troppo piccole, viene costruita una zattera sulla quale salgono, volenti o nolenti, 147 persone. La zattera dovrebbe essere trainata dalle quattro lance fino alla salvezza, ma subito dopo la prima notte i 147 naufraghi vengono abbandonati al loro destino. E così comincia il resoconto da parte di Thomas, una sorta di "diario interiore", in cui ci rende partecipi dello strazio, della follia, degli orrori a cui può spingersi l'essere umano in situazioni estreme.

TRAMA (LIBRO TERZO - I CANTI DEL RITORNO)
In una serie di capitoli indipendenti, ritroviamo i villeggianti della locanda Almayer, e scopriamo come sono proseguite le loro vite dopo che hanno lasciato il mare, e come esso ha influito su di loro, segnandoli e cambiandoli per sempre.

RECENSIONE
Devo confessarvi che mentre finivo il Libro Primo (preciso che pur chiamandosi così non sono volumi separati, ma semplicemente tre parti distinte del romanzo) ero un po' perplessa: non riuscivo a capire dove sarebbe andato a parare il libro, che fino ad allora si presentava come un miscuglio, seppur magnificamente scritto, di situazioni surreali, quasi ioneschiane, e di personaggi bizzarri. Poi, come un pugno allo stomaco, è arrivato il Libro Secondo, palese riferimento al naufragio, realmente accaduto, della Méduse, narrato da un delirante Thomas, che come una secchiata d'acqua gelida (rigorosamente di mare) mi ha destata dal torpore in cui ero immersa fino ad allora. Ed altrettanto all'improvviso il Libro Terzo ha tirato le somme, stupendomi con momenti esilaranti (soprattutto il capitolo dedicato al professor Bartleboom) alternati ad altri seri e drammatici, che hanno poi anche spiegato quale fosse, al di là dello stesso Oceano mare, il collegamento tra i primi due Libri.
Baricco si è riconfermato, almeno agli occhi della Vostra Affezionatissima, un vero maestro della scrittura: come Dood, uno dei bambini della Locanda Almayer, è stato capace di trovare gli occhi del mare, e attravero essi ha osservato ciò che accade intorno a lui. E ne ha fatto un libro.

BW

Nella nostra libreria:
Alessandro Baricco
Oceano mare
ed. La Biblioteca di Repubblica
222 pag.

  

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