BW&BF

mercoledì 11 dicembre 2013

Neuromante - William Gibson (1984)

"<<Troppo giovane per ricordare la guerra, vero, Case? Leningrado. Kiev. Siberia. Ti abbiamo inventato in Siberia, Case.>>
<<E questo cosa vorrebbe significare?>>
<<Pugno Urlante, Case. Conosci questo nome?>>
<<Una specie di intrusione, se non sbaglio avete cercato di bruciare quell'interconnessione russa con dei virus informatici. Sì, ne ho sentito parlare. E nessuno ne è uscito vivo.>>"
Armitage e Case


TRAMA
In un futuro imprecisato ma non lontanissimo, il mondo è dominato dalle potentissime Zaibatsu (multinazionali controllate da singole famiglie) e la Yakuza fa ovunque la parte del leone. Le città sono diventate immensi agglomerati urbani e gli esseri umani nella loro forma originaria sono considerati ormai sorpassati, obsoleti e inadeguati in questa nuova società. E così abbiamo innesti di ogni tipo, pezzi del corpo che possono essere sostituiti in qualsiasi momento come se si trattassero di accessori, oppure potenziati proprio come avviene per una macchina.
In questo scenario oscuro ed opprimente si muove Case, cowboy informatico, ovvero un hacker in grado di connettersi direttamente al cosiddetto cyberspazio, rubando e rivendendo dati e informazioni.
Un giorno però Case commette un grave errore: cerca di fregare l'organizzazione per la quale lavora, e, una volta scoperto, viene condannato ad una pena che per lui è ben peggiore della morte. Infatti il suo sistema nervoso viene danneggiato, impedendogli così di collegarsi alla Matrice e rendendolo un semplice pezzo di carne ormai inutile.
Case, che vive nello Sprawl chiamato B.A.M.A. (Asse Metropolitano Boston-Atlanta), decide così di volare a Chiba City, in Giappone, alla ricerca di un modo per poter ricostruire le sinapsi rovinate. Intanto, essendo lui a tutti gli effetti un tossico della Matrice, il restare scollegato per troppo tempo gli causa vere e proprie crisi d'astinenza e per lenire queste sofferenze diventa anche un tossico nel senso più comune, arrivando a consumare grandi quantità di droga.
Accade così che, quando sta iniziando ormai a perdere ogni speranza, Case viene reclutato da un misterioso individuo di nome Armitage, che gli affida un incarico piuttosto enigmatico e non molto chiaro. In cambio, prima di dare inizio al tutto, Armitage si offre di accollarsi tutte le ingenti spese che occorrono per riparare il suo danno neurale.
Una "samurai della strada" di nome Molly, affascinante ragazza dagli innesti ottici a forma di occhiali a specchio e dal fisico altamente potenziato, l'aiuterà nella missione.
Missione che sarà composta da molte tappe in luoghi diversi e che porterà Case a scontrarsi con forze ben al di sopra delle proprie possibilità, in un susseguirsi febbrile di avvenimenti pericolosissimi e di situazioni costantemente sul filo del rasoio.

RECENSIONE
Non è un libro facile questo. Non è un libro che dice le cose chiaramente o che spiega tutto nei minimi dettagli. É un libro dai contorni fumosi, come le strade delle megalopoli in cui è ambientato. Ed è anche un libro visionario, quasi onirico. Però è un libro bellissimo, non c'è alcun dubbio. Un libro capace di aggiudicarsi nel 1985 tutti i tre maggiori premi per quanto riguarda la letteratura fantascientifica ossia Premio Hugo, Premio Nebula e Philip K. Dick Award. Ed infine è un libro che ha contribuito a decodificare un intero genere, il cyberpunk, ed a gettarne le basi anche grazie alle pazzesche intuizioni narrative dell'autore e ad un immaginario molto forte.
Avevo già provato molti anni fa a cimentarmi con l'ardua scrittura di Gibson, e ne ero uscito clamorosamente sconfitto. Poi su sollecitazione di Davo, un vecchio amico "vate del cyberpunk" nonchè grande sostenitore fin dalla prima ora di questo blog, mi sono deciso a riprendere in mano questo romanzo. E sicuramenete grazie alla mia maggiore esperienza e conoscenza, sono riuscito ad apprezzare pienamente quest'opera. Non è un caso che il secondo tentativo sia stato quello buono, infatti io credo che Neuromante necessiti di più di una lettura per poterne comprendere al meglio certe dinamiche e determinati meccanismi che lo regolano, probabilmente con un'eventuale terza lettura si potranno cogliere altre ulteriori sfumature che in precedenza sono magari state ignorate.
Non è un romanzo per tutti quindi, anche perchè Gibson non fa nulla per aiutare il lettore, ed in questo è estremamente coerente. I suoi personaggi vivono ed agiscono in un ambiente ipertecnologico quindi che senso avrebbe spiegare cos'è un I.C.E. o un Costrutto ROM? Per i personaggi si tratta di banalità quindi il tutto risulterebbe un po' fasullo e forzato. Sarebbe come se, in una storia ambientata ai giorni nostri, l'autore iniziasse a far spiegare ad un proprio personaggio il funzionamento di un tostapane.
Tutto questo naturalmente complica un po' le cose, ma solo all'inizio. Infatti non ci vuole poi molto a prendere confidenza con lo stile, freddo ed incredibilmente cinico di Gibson, una volta capito come funziona il giochino. Magari si farà un po' fatica nelle prime pagine, ma ve l'ho detto, questo è un libro che richiede un po' di impegno e se non avete voglia, anche giustamente, di sottoporvi a tutto ciò in quanto "fusi" dalla dura giornata lavorativa e desiderate solo distrarvi un po', beh allora vi suggerisco di lasciar perdere Neuromante.
Tornando alla recensione però, non posso non far notare la grande lungimiranza di Gibson che immaginava scenari futuri molto simili a quelli attuali, a partire dallo strapotere delle multinazionali, alla grande diffusione di Internet, alla chirurgia estetica esasperata, ai pirati informatici, alla tecnologia portata quasi all'eccesso. E tutto questo nel 1984! Io, tanto per intederci, ricordo che nel 1984 era stato da poco lanciato sul mercato il leggendario Commodore 64, altro che Internet!     
Chi scrive non è un fanatico del computer o uno "smanettone", tutt'altro, ma non credo che servano particolari conoscenze specifiche per potersi avvicinare a questo romanzo. Servono invece una buona capacità di immaginazione e di flessibilità mentale e chi, ben consapevole di tutto questo, raccoglierà la sfida di Neuromante e riuscirà a portarla a termine verrà oltremodo ripagato da una storia meravigliosamente cupa ed angosciante e che a me, personalmente, ha veramente aperto un mondo.

BF


Nella nostra libreria:
William Gibson
Neuromante (Neuromancer)
ed. Oscar Mondadori
266 pag.
traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli


 

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