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domenica 13 aprile 2014

Tre volte all'alba - Alessandro Baricco (2012)

"Guarda che meraviglia.
Cosa?
La luce, laggiù. Si chiama alba, quella.
Alba."
Detective Pearson e Malcolm, da Tre

TRAMA
Tre volte all'alba è la raccolta di tre racconti, intitolati appunto Uno, Due e Tre, tutti ambientati intorno all'alba e, almeno all'inizio, in un albergo.
In Uno un produttore e venditore di bilance, proprio mentre se ne sta andando dall'albergo dove ha trascorso la notte, incrocia una donna in abito da sera, visibilmente ubriaca, e mosso da generosità e compassione accetta di farla dormire nella camera che ha appena lasciato. Giunti in camera i due perfetti sconosciuti raccontano l'uno all'altra del proprio passato e di cosa li abbia resi ciò che sono diventati.
In Due il portiere di notte di un albergo riceve un tipo losco e la sua giovanissima ragazza, e quando lei, dopo uno scambio di chiacchiere, gli fa capire di essere in pericolo, l'uomo cerca di salvarla, mettendo a repentaglio il proprio lavoro e la sua stessa vita.
In Tre infine una detective della polizia, stanca e prossima alla pensione, assiste un ragazzino di tredici anni, Malcolm, che ha appena assistito al rogo della propria casa con all'interno i genitori. La donna decide di portare il ragazzo presso un suo conoscente per aiutarlo a superare il trauma, e durante il viaggio i due dialogano e scambiano confidenze e paure che li rendono in qualche modo uniti e simili.

RECENSIONE
Come tutti i libri di Baricco che ho letto sinora indubbiamente Tre volte all'alba presenta due caratteristiche peculiari: è bellissimo, scritto in maniera impeccabile, ed è di difficile interpretazione.
Che l'autore torinese sia un maestro dell'ars scribendi è incontestabile, trovo sempre meravigliosa la sua capacità di utilizzare parole comuni, del quotidiano, e con esse creare opere assolutamente uniche. Chiunque abbia letto uno qualsiasi dei suoi libri sa di cosa sto parlando, e se non vi siete mai approcciati a questo scrittore vi consiglio assolutamente di provare.
Per quanto riguarda invece l'interpretazione, come ho detto poc'anzi, nonostante i tre racconti siano chiari, limpidi, lineari, si intuisce che essi sono tra loro solo apparentemente slegati, o semplicemente accomunati dall'ora del giorno e dal tòpos.
Premesso che, come spiega lo stesso Baricco nella nota introduttiva, questo libro nasce inizialmente come romanzo fittizio citato nel suo precedente Mr. Gwyn, e che solo in un secondo momento egli ha deciso di renderlo reale, è comunque leggibile indipendentemente (io stessa ad oggi non ho letto Mr. Gwyn). E anche i suoi tre racconti sembrano essere indipendenti; ma, almeno per come ho interpretato io, essi sono in realtà tre episodi della vita di una stessa persona distinti e distanti (scusate il gioco di parole) alcune decine di anni l'uno dagli altri. Non voglio dirvi troppo per non spoilerarvi né influenzarvi con il mio pensiero, che potrebbe assolutamente essere sbagliato (tutt'altro che improbabile!); vi dico solo che, se invece non sbaglio nella mia teoria, l'ordine cronologico dovrebbe essere Tre, Uno e infine Due.
Elucubrazioni a parte, credo che Tre volte all'alba sia un romanzo affascinante, con un'aurea onirica, sicuramente molto interessante. Di buono ha poi che, essendo della collana economica della Feltrinelli, ha anche un ottimo prezzo, il che non guasta. In ogni caso è un libro che consiglio assolutamente, sia a chi già conosce ed apprezza Baricco, sia a chi ancora non ha avuto occasione di approcciarsi alle sue opere.

BW

Nella nostra libreria:
Alessandro Baricco
Tre volte all'alba
ed. Universale Economica Feltrinelli
94 pag.

  

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