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sabato 5 aprile 2014

Dopo le esequie - Agatha Christie (1953)

"<<Credo che sia stato giusto. Avete fatto bene... Voglio dire, a che serve rendere la cosa pubblica? Sono cose che è meglio tenere in famiglia.>>
<<Cora, credo di non capire...>>
<<Diamine, è stato ucciso, no?>>"
Cora Lansquenet e l'avv. Entwhistle

TRAMA
Nulla ha più successo come riunione di famiglia di un bel funerale in vecchio stile, con tanto di pranzo freddo a seguire. E infatti alla morte del ricco Richard Abernethie i fratelli e le cognate superstiti e i nipoti si trovano tutti, alcuni rivedendosi dopo diversi decenni. L'atmosfera, grazie alle squisitezze preparate dalla cuoca Marjory, è piuttosto distesa, anche se tutti sono curiosi di sapere come verrà distribuita la ricchezza del defunto. Ma ad un tratto Cora Lansquenet, la cinquantenne eccentrica, sciocca ed infantile sorella minore del morto, se ne esce con una frase che turba non poco gli altri presenti: asserisce che il fratello non sia morto di cause naturali, bensì assassinato.
Proprio perché Cora fin da bambina è stata sempre famosa per queste sue gaffes, in realtà nessuno dà peso alla sua ipotesi, peraltro subito smentita dalla stessa donna. Ma quando un paio di giorni dopo il funerale Mrs. Lansquenet viene trovata barbaramente uccisa a colpi d'accetta, tutti rimangono turbati e cominciano a ripensare alle sue parole.
Tutti, compreso l'avvocato Entwhistle, esecutore del testamento nonché amico di vecchia data della famiglia Abernethie, che senza indugio si rivolge al fidato investigatore Hercule Poirot per far luce sulla vicenda.

RECENSIONE
Un morto è un ottimo spunto per arrivare ad altri morti, e la regina del giallo non si è fatta sfuggire questo espediente per creare una delle sue innumeremoli opere.
Come molti dei romanzi della Christie, Dopo le esequie presenta alcune caratteristiche ricorrenti: lo stile British, la contrapposizione tra vecchie e nuove generazioni con una velata critica ad entrambe, un insieme di protagonisti tutti potenzialmente colpevoli, colpi di scena... Eppure ogni volta l'autrice riesce a colpire nel segno, a creare un libro completamente nuovo senza mai ripetersi né diventare noiosa, a farci sognare la campagna inglese, a farci battere il cuore e desiderare di proseguire con la lettura ("solo un'altra pagina, poi smetto...").
Non voglio rischiare di ripetermi elogiando nuovamente la Christie, per cui non aggiungo altro se non la solita domanda di sfida: riuscirete a capire chi è il colpevole prima che venga svelato?
Io, per quanto avessi avuto qualche sospetto, non ce l'ho fatta.

BW

Nella nostra libreria:
Agatha Christie
Dopo le esequie (After the Funeral)
ed. Oscar Mondadori
189 pag.
traduzione di Lia Volpatti

 

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