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venerdì 22 novembre 2013

Unghia - Laura Hird (1997)

"Claire ascoltò la risata dell'amica echeggiare sotto il ponte sul canale. Era completamente attonita, non riusciva a capire cosa ci fosse di così divertente questa volta. Ma piano piano si lasciò contagiare anche lei. Rise finchè non le fece male. Rise perchè aveva paura di non farlo. Rise fino a quando fu sicura di non smettere più."
Laura Hird


RECENSIONE
Davvero niente male questi dieci racconti di Laura Hird, storie che parlano soprattutto di solitudine e di come la gente a volte sia disposta a fare e a subire veramente di tutto pur di sentirsi amata o accettata.
Dieci racconti nel complesso buoni con un paio di eccellenze ed alcuni episodi che forse ricalcano un po' troppo lo stile del connazionale Irvine Welsh, ma che alla fine si leggono tranquillamente.
I temi trattati sono vari, ma sempre permeati da sensazioni quali la malinconia, l'emarginazione ed il ribrezzo nei confronti di un'umanità che a volte tocca apici incredibili di squallore.
In Unghia, racconto che dà il titolo alla raccolta e che apre il volume, si narra di una ragazza in carriera e decisamente snob, che si ritrova a lottare con quella che sembra una strana malattia della pelle e che la porta sull'orlo della follia. Poi seguono a ruota Amici immaginari, che tratta lo spinosissimo tema della pedofilia visto con gli occhi di una bambina trascurata dai genitori, e L'ultima cena, dove un tipo del tutto insignificante si prende la rivincita sui suoi perfidi e disonesti padroni di casa.
La vendetta è al centro anche di Donne e gatti, dove ci viene raccontato di una donna di mezza età che si rende protagonista di episodi di stalking nei confronti dell'ex marito che l'ha lasciata per una ragazza più giovane, e delle malvagità che arriverà a compiere.
Il bravo venditore è forse l'episodio meno riuscito, del quale non sono proprio riuscito a capirne il senso. Poco male perchè poi segue quello che, a mio giudizio, è la storia migliore del lotto.
Infatti in Itinerari la Hird narra di un ragazzino che vive con una madre ed un patrigno del tutto assenti e disinteressati a lui che nel giorno del proprio dodicesimo compleanno decide di girare per la città di notte a bordo degli autobus, passando dai quartieri più eleganti alle periferie più degradate e degli insoliti incontri che farà.
Anche L'iniziazione ha per protagonisti due teenager, ma questa volta di sesso femminile, che si prendono crudelmente gioco di un loro coetaneo mentalmente ritardato fino alle estreme conseguenze.
Chiudono l'antologia tre racconti carini ma nulla più, intitolati nell'ordine Discreti passatempi, Miglior vita e C'era un soldato... che parlano rispettivamente di perversioni sessuali di coppie sposate, di amore oltre la morte e di un serial killer con forti pulsioni necrofile.
Un insieme di cronache che descrivono senza pietà tutte le peggiori bassezze di cui sono capaci gli esseri umani e in cui si avverte una decisa misantropia. Un'opera che seppur non si possa di sicuro  definire gradevole, credo comunque che meriti una certa attenzione se non altro per lo stile sciolto e vivace di Laura Hird.

BF


Nella nostra libreria:
Laura Hird
Unghia (Nail)
ed. Einaudi
190 pag.
traduzione di Norman Gobetti




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