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domenica 4 maggio 2014

Raccolto rosso - Dashiell Hammett (1929)

"Oh, sei marcio! Non te ne frega niente di quello che può succedermi. Mi stai usando nello stesso modo in cui usi gli altri..."
Dinah Brand

TRAMA
Un investigatore privato del quale non conosciamo il nome e che lavora presso l'agenzia Continental di San Francisco viene ingaggiato dal signor Donald Wilsson. Costui abita a Personville, oscura cittadina mineraria di provincia dove, oltre ad essere il proprietario di entrambi i quotidiani locali, rappresenta anche una figura estremamente autorevole e rispettata.
Il detective si reca così a casa di Wilsson il quale però non è ancora rientrato e la moglie, dopo aver ricevuto una strana telefonata che la costringe ad uscire a tarda ora, si scusa dicendo che il marito passerà la notte fuori.
Il mattino seguente tutta la città viene al corrente del fatto che il signor Donald Wilsson è stato assassinato a colpi di calibro 32.  Ma anzichè decidere di rientrare a San Francisco, il protagonista sceglie di rimanere e dare inizio ad una serie di indagini che rivelano ben presto come la zona sia al centro di numerosi traffici illeciti di vario genere i quali coinvolgono molti membri influenti della comunità, uno tra tutti il padre della vittima, l'imprenditore minerario Elihu Wilsson. Il nostro investigatore così facendo si rende conto per quale motivo la città sia soprannominata "Poisonville", e di come dietro alla propria facciata tranquilla si nasconda in realtà un'autentica polveriera pronta ad esplodere alla minima scintilla.

RECENSIONE
Noto anche come Piombo e sangue, questo classico dell'hard boiled si fa subito notare per la struttura decisamente fuori dagli schemi, specialmente rispetto ai gialli "classici" dello stesso periodo. 
Infatti il nodo che costituisce l'omicidio, avvenimento attorno al quale ruota solitamente tutta la trama e che viene risolto solo nel finale, viene qui sciolto dopo poche pagine. Ma solo per catapultare il lettore nel cuore della storia vera e propria, che raggiunge il suo climax nella parte centrale del romanzo, dove un'impressionante sequela di sparatorie, fughe, violenze e morti ammazzati dà vita ad una narrazione che sfrutta alla grande l'abilità dell'autore nel costruire una vicenda travolgente e piena di ritmo. 
Raccolto rosso è un buonissimo libro che, nonostante abbia quasi novant'anni sulle spalle, è totalmente privo della staticità ed in alcuni casi anche dell'esagerata artificiosità che contraddistinguono diverse opere di scrittori gialli ben più celebrati di Dashiell Hammett (il quale, tanto per cambiare, è morto povero in canna e dimenticato da tutti) e che, se sceneggiato adeguatamente, potrebbe essere magnificamente trasposto sul grande schermo, facendo la gioia dei tanti appassionati odierni di cinema pulp.
Unica imperfezione da segnalare, a mio parere, è il finale eccessivamente convulso e confusionario che tende a rendere un po' meno scorrevole la lettura lasciando anche scoperta qualche falla nella trama.
Per il resto, se amate le atmosfere noir ed in generale i romanzi di azione sono proprio dell'avviso che non dovreste assolutamente rinunciare a regalarvi qualche ora di divertimento condito da scontri a fuoco ed inseguimenti all'ultimo respiro in compagnia di Raccolto rosso e di Dashiell Hammett.

BF

Nella nostra libreria:
Dashiell Hammett
Raccolto rosso (Red Harvest)
ed. Oscar Mondadori
229 pag.
traduzione di Sergio Altieri




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