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lunedì 5 maggio 2014

Il Diavolo e la Signorina Prym - Paulo Coelho (2000)

"<<Voglio che, quando tornerai in paese, tu dica quello che hai visto, aggiungendo che sono disposto a consegnare l'oro agli abitanti di Viscos, se faranno ciò che non hanno mai pensato di fare.>>
<<Per esempio?>>
<<Non si tratta di un esempio, ma di qualcosa di concreto. Voglio che infrangano il comandamento 'Non ammazzare'>>"
Lo straniero a Chantal

TRAMA
Un giorno come tanti nel sonnacchioso paesino di Viscos, duecentottantuno anime, capita uno straniero. Egli è solo, è l'unico ospite dell'albergo, ed al contrario dei turisti che solitamente arrivano in paese non è lì per la caccia.
Chantal Prym, la ragazza più giovane di Viscos, che lavora al bar dell'albergo come cameriera, lo incontra per caso-apposta nel bosco, dove i due cominciano a parlare; subito l'uomo le mostra un lingotto d'oro che ha seppellito, e le dice che, se vuole, sarà suo: basta che la ragazza torni in quel punto della foresta e lo disseppellisca nuovamente. Poi le mostra altri dieci posti dove ha nascosto altrettanti lingotti, e le spiega che questi sono invece destinati al resto del paese; ma per ottenerli, gli abitanti dovranno compiere un omicidio, non importa di chi, entro una settimana.
Detto questo, spiega alla sbigottita Chantal che si tratta di un esperimento che vuole compiere sugli esseri umani, per testarne la bontà o, al contrario, la loro inclinazione al male.
Un romanzo sul rapporto tra Bene e Male, sulla duplice natura dell'Uomo e sui conflitti spirituali che, da sempre, lo attanagliano.

RECENSIONE
Come già in passato con L'alchimista, Coelho è tornato ad affascinarmi in questo romanzo, affrontando un argomento vecchio quanto l'uomo: il rapporto tra Bene e Male, appunto.
A riprova che il Male è parte dell'Uomo, confesso di aver rubato questo libro a mia mamma, e di non essere nemmeno pentita di averlo fatto! Scherzi a parte, come spesso mi accade ho cominciato a leggere Il Diavolo e la Signorina Prym senza prima guardare di cosa parlasse, ma sono comunque stata immediatamente rapita dalla trama, semplice ma allo stesso tempo piena di significato, e dallo stile intrigante dello scrittore brasiliano.
Per tutto il tempo della lettura io non ero sul mio letto, o alla mia scrivania, oppure sul mio divano; io ero a Viscos, al fianco di Chantal, della vecchia Berta e di tutti gli altri abitanti del paese. Insieme a loro vivevo l'enorme conflitto, pur volendo gridare a gran voce "Vi prego! Non lasciatevi corrompere!".
Bellissimo poi l'uso delle leggende, non so quanto inventate e quanto invece riportate, che vengono sapientemente utilizzate come metafore, sia con l'intento di convincere gli Uomini a cedere alla tentazione sia allo scopo di farli desistere da questa idea.
Pur parlando anche di religione, questo romanzo non si rivolge esclusivamente a persone credenti, poiché la tematica che tratta riguarda in generale tutte le persone: ognuno di noi è affiancato, utilizzando l'immagine del libro, sia da un diavolo che da un angelo, e mai unicamente da uno dei due. Sta a noi però compiere le nostre scelte e far sì che sulla nostra vita prevalga uno piuttosto che l'altro.
Insomma, se vi è piaciuto L'alchimista vi consiglio vivamente di non farvi sfuggire questo bellissimo libro; magari però non fate come me, non date ascolto al diavolo, e anziché rubarlo compratene una copia tutta vostra, o almeno prendetelo solamente in prestito!


BW

Nella nostra libreria:
Paulo Coelho
Il Diavolo e la Signorina Prym (O Demônio e a Srta. Prym)
ed. Bompiani
170 pag.
traduzione di Rita Desti

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