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martedì 28 gennaio 2014

Dossier Odessa - Frederick Forsyth (1972)

"Ancora non l'ha capito? Allora glielo dirò io. [...] Noi tedeschi siamo un popolo molto obbediente. É la nostra più grande forza e la nostra più grande debolezza. Ci rende capaci di costruire un miracolo economico mentre gli inglesi sono in sciopero, e ci rende capaci di seguire uno come Hitler fino allo sterminio di massa."
Hans Hoffmann

TRAMA
Questa storia comincia la sera del 22 novembre 1963. Mentre in tutto il mondo si sta apprendendo con sgomento la notizia dell'assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, ad Amburgo Peter Miller, un giovane ed intraprendente reporter, assiste casualmente al suicidio di un anziano signore nel quartiere malfamato di Altona.
Grazie ad un amico poliziotto viene quindi a sapere che il vecchio si chiamava Solomon Tauber, ebreo scampato all'Olocausto, e che aveva raccolto in un diario la sua drammatica esperienza nel lager di Riga-Kaiserwald. L'amico, vice-ispettore Brandt, consegna il diario a Peter pensando in questo modo di dargli un po' di materiale per un articolo.
Il giovane giornalista, una volta a casa, legge tutto il manoscritto e rimane sconvolto dalle brutalità perpetrate nel campo di concentramento da parte del capitano delle SS Eduard Roschmann, tristemente noto come "Il macellaio di Riga".
A questo punto Miller, a dispetto del parere di tutti che gli consigliano di lasciar perdere, è deciso a ritrovare e consegnare alla giustizia Roschmann, il quale una volta finita la guerra è riuscito a scampare alla cattura fuggendo in Argentina.
Peter si reca successivamente a Vienna, dove incontra il famoso "cacciatore di nazisti" Simon Wiesenthal che gli spiega come i più famigerati gerarchi delle SS riescano ancora a nascondersi al mondo intero grazie all'ODESSA, una potente organizzazione che si occupa di proteggere gli ex criminali nazisti, fornire loro passaporti falsi e favorirne la fuga in America Latina, dove i regimi dell'epoca simpatizzano più o meno apertamente con la loro causa e sono più che lieti di collaborare.
Peter viene però a conoscenza del fatto che Roschmann si trova di nuovo in Germania, sotto falso nome, e che dirige addirittura un'industria di elettronica specializzata nella produzione di apparecchi radiofonici.
Inizia così una caccia all'uomo in tutta la Germania dove Miller, a sua volta braccato dai sicari dell'ODESSA che nel mentre sono riusciti a scoprire le sue intenzioni, cercherà in tutti i modi di rintracciare l'ex gerarca e realizzare così un reportage davvero esplosivo. Questo è quello che dice, ma forse le sue reali intenzioni potrebbero essere altre...

RECENSIONE
Scrupolosa descrizione della Germania degli anni sessanta, combattuta tra l'orgoglio per la ritrovata prosperità economica dovuta alla rapida ricostruzione e la pesantissima eredità di un triste passato che vorrebbe solo dimenticare, Dossier Odessa è il secondo romanzo dell'inglese Frederyck Forsyth, ex pilota della RAF ed ex giornalista d'assalto, dopo il clamoroso successo del bestseller Il giorno dello sciacallo.
Forsyth, uno dei più grandi scrittori di spy-story di sempre, imbastisce una trama dove personaggi di fantasia ed altri realmente esistiti danno vita ad una serie di avvenimenti che non mancheranno di appassionare il lettore. 
Scritto con la collaborazione di chi visse quei drammatici eventi in prima persona, questo libro si presenta piuttosto diverso dal suo predecessore. Pur essendo un buon thriller infatti, devo dire che non è riuscito a coinvolgermi come aveva fatto Il giorno dello sciacallo. Il ritmo è decisamente più lento e in alcuni punti la storia perde a mio avviso un filo di credibilità, dal momento che il protagonista appare spesso come una specie di "Rambo" teutonico, anzichè un normalissimo giornalista.
Al di là di tutto ciò, credo comunque che Dossier Odessa resti in ogni caso un romanzo più che discreto, estremamente interessante sotto molti aspetti, dove l'autore dimostra indubbiamente di sapere il fatto suo e di avere anche una certa conoscenza degli argomenti trattati. Il finale a sorpresa poi contribuisce a dare un po' di verve alle ultime pagine anche in virtù della descrizione dell'ultimissima immagine, incredibilmente profetica. Chiudo facendo notare che il romanzo in questione venne pubblicato solo pochi mesi prima della tragica strage delle Olimpiadi di Monaco, ovvero il massacro degli atleti israeliani ad opera di un commando palestinese. Lungi da me voler cercare un collegamento, che apparirebbe quantomeno più che forzato, tra i due avvenimenti, ma credo si tratti piuttosto di un'ulteriore riprova di una certa lungimiranza e perspicacia da parte dello scrittore inglese, attentissimo osservatore della realtà ed assai capace, ieri come oggi, nel saper cogliere "l'aria che tira".

BF

Nella nostra libreria:
Frederick Forsyth
Dossier Odessa (The Odessa File)
ed. Oscar Mondadori
351 pag.
traduzione di Marco Tropea










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