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sabato 22 febbraio 2014

Trappola per topi - Agatha Christie (1952)

"<<Chi può essere?>>
<<Probabilmente, l'assassino di Culver Street.>>"
Mollie e Giles Ralston

TRAMA
I giovani sposini Mollie e Giles Ralston hanno appena finito di ristrutturare e trasformare in un albergo Monkswell Manor, e aspettano impazienti i primi clienti che hanno prenotato per quella sera. Si tratta dell'eccentrico Signor Wren, della Signora Boyle, snob e piena di esigenze, del Maggiore Metcalf e della signorina Casewell.
Gli ospiti sono appena arrivati, lamentandosi tutti dell'intensa bufera di neve che sta imperversando e che ha impedito a tutti i tassì di arrivare più in là del cancello, obbligandoli ad arrancare sotto la tempesta. Quand'ecco che inaspettamente accadono due cose: prima suona il campanello, ed un buffo ed alquanto bizzarro straniero, il Signor Paravicini, chiede di poter anch'egli soggiornare a Monkswell Manor, dal momento che la sua macchina è in panne a causa del maltempo; poi la polizia telefona annunciando che a breve sarebbe arrivato il sergente Trotter.
E proprio mentre tutti si chiedono cosa debba venire a fare un poliziotto di tanto urgente da non poter nemmeno attendere la fine della nevicata, arriva proprio il sergente, munito di sci. Ed il motivo tanto impellente che lo ha spinto all'albergo è la necessità di proteggerne gli occupanti da un feroce assassino, che ha già ucciso una donna in Culver Street, a Londra.
Ma sarà sufficiente la protezione della polizia per evitare il peggio?

RECENSIONE
Questa volta, cara la mia signora Christie, ce l'ho fatta! Nel momento culminante, nel finale travolgente, avevo già capito chi fosse l'assassino (ammetto però di non aver intuito un altro particolare).
Detto questo (ma che soddisfazione!) passiamo a parlare dell'opera. Sì, perchè non di romanzo bensì di una pièce teatrale si tratta. Nel 1947 la BBC, in occasione dell'ottantesimo compleanno della regina Mary, aveva chiesto alla sovrana cosa avrebbe voluto ascoltare durante la trasmissione radiofonica a lei dedicata; e la regina aveva risposto senza alcuna esitazione: "Un giallo di Agatha Christie".
La scrittrice del Devon aveva quindi riarrangiato in fretta e furia un suo racconto, intitolato Tre topolini ciechi. Visto il successo che ebbe la trasmissione, la Christie ne adattò la sceneggiatura e ne fece quel dramma teatrale che dal 10 ottobre 1952 viene ancora oggi replicato a Londra, anche se è passato dal teatro Ambassador al St. Martin.
Forse non sarà la migliore delle opere della scrittrice britannica, e sicuramente sfrutta il ben collaudato escamotage del luogo chiuso in cui potenziali vittime ed assassino non possono fuggire. Di certo però si tratta di un lavoro comunque interessante, soprattutto considerando che il suo mezzo non dovrebbe essere la carta stampata, bensì il palcoscenico.

BW

Nella nostra libreria:
Agatha Christie
Trappola per topi (The Mousetrap)
ed. Oscar Mondadori
139 pag.
traduzione di Ida Omboni

 

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