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domenica 6 luglio 2014

Il giorno dei trifidi - John Wyndham (1951)

"Il cielo è tutto pieno di stelle cadenti [...] tutte color verde vivo. Fanno sembrare le facce della gente spaventosamente pallide. Sono tutti fuori a guardarle, e in certi momenti è chiaro come in pieno giorno, ogni cosa ha però un colore curioso. Ogni tanto ce n'è una grande, così luminosa che a guardarla fa male agli occhi. È uno spettacolo meraviglioso. Dicono che non si sia mai visto niente di simile. È proprio un peccato che lei non possa vedere, no?"
L'infermiera a Bill Masen

TRAMA
La notte tra il 7 e l'8 maggio tutta la terra assiste ad un incredibile spettacolo: delle comete molto luminose tingono il cielo con il loro bagliore, e praticamente chiunque si affaccia per ammirare questo fenomeno astronomico più unico che raro.
Uno dei pochi che, suo malgrado, non può godersi la vista di queste stelle cadenti è il biologo Bill Masen, operato qualche giorno prima agli occhi, che solamente il giorno dopo potrà sbendarsi senza correre rischi. Bill è piuttosto seccato da tutto ciò, infastidito dal fatto che tutti i dipendenti ed i pazienti dell'ospedale stiano guardando ed ammirando a gran voce i corpi celesti che rischiarano la notte, ma il giorno dopo si ritrova invece ad esser grato al destino che gli ha impedito di fare altrettanto. Scopre infatti che nell'ospedale sembra non esserci quasi nessuno, e dopo essersi sbendato da solo incontra solamente un dottore, che gli rivela di essere cieco e che, dopo essersi fatto accompagnare al suo studio, inaspettatamente si getta dalla finestra, suicidandosi, e pochi altri pazienti, che sono altrettanto ciechi anche se inconsapevoli di ciò.
Terrorizzato ed angosciato, Masen si veste in fretta e furia e fugge da quel luogo. Ma Londra si rivela un luogo altrettanto apocalittico: orde di persone divenute improvvisamente cieche avanzano a tentoni alla ricerca di cibo, acqua e altri generi di prima necessità, e c'è chi non esita a rapire i pochi vedenti per costringerli a fargli da guida.
Altri vedenti tentano invece diversi approcci per cercare di sopravvivere: c'è chi sostiene che ogni persona ancora in grado di vedere dovrebbe fare da guida a un gruppo di decine di ciechi e chi, al contrario, è convinto che la strategia giusta sia quella di "salvare il salvabile", ovvero di formare una comunità composta solamente da uomini e donne vedenti e da donne cieche in grado di procreare figli "normali".
Per quanto riguarda Masen, le sue due uniche preoccupazioni sono di rimanere con Josella, una ragazza in grado di vedere che ha salvato da un linciaggio, e soprattutto di prendere misure preventive contro quella che reputa possa diventare un'ultieriore e pericolosissima minaccia: oltre alla fame, alla sete ed alle epidemie infatti l'uomo dovrà fare i conti con i trifidi, strane piante create nei laboratori sovietici in grado di camminare, uccidere e divorare anche gli esseri umani.

RECENSIONE
Dopo aver letto Il giorno dei trifidi vi renderete conto che si tratta indubbiamente di un capolavoro assoluto della letteratura fantascientifica. In esso si possono trovare diversi elementi tipici delle opere dell'epoca della Guerra Fredda, ovvero la paura delle possibili conseguenze del conflitto statunitense-sovietico, dell'incognita riguardante le missioni spaziali da parte di entrambe le potenze, e dei segreti che esse celavano; ma anche, e soprattutto, la descrizione di uno scenario post-apocalittico, la lotta tra moralità e razionalità e il disperato tentativo da parte dell'uomo di riuscire a sopravvivere anche quando sa di essere inesorabilmente destinato a regredire ad uno stato primordiale.
Se anche avete visto un solo film o telefilm di zombie o morti viventi, non potrete non notare quanto John Wyndham sia stato un precursore di questo genere nel descrivere la popolazione divenuta ormai cieca che brancola in un buio artificiale cercando di sopravvivere, e come i ben noti mostri dell'immaginario horror non appena colgono il segnale di una persona diversa da loro accorrono cercando di ghermirla.
Ma non contento di aver catapultato il lettore in questo scenario a dir poco raccapricciante, l'autore ha deciso di aumentare il suo terrore creando coloro che danno il titolo all'opera: i trifidi, queste bizzarre piante che, se in principio possono apparire buffe e far sorridere, soprattutto a chi si approccia ad esse pensando ai moderni mostri proposti dal cinema, ben presto si riscattano a dimostrano una crudeltà e un'intelligenza malefica in grado di mettere in scacco ed annientare l'intera umanità.
Per tutti questi motivi, nonostante abbia più di sessant'anni, Il giorno dei trifidi risulta un romanzo ancora molto attuale, e che forse dovrebbe far riflettere su certi argomenti quali la manipolazione genetica. Un libro insomma che qualunque appassionato di sci-fi non può esimersi dal leggere.

BW

Nella nostra libreria:
John Wyndham
Il giorno dei trifidi (The Day of the Triffids)
ed. Oscar Mondadori
249 pag.
traduzione di Marisa Bulgheroni

 

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